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Storia

La Torre Rossa, che si presume sia stata eretta per volontà di Ezzelino III da Romano, segnava fra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo il confine tra i contadi di Padova e di Vicenza. In quest'epoca feudale/comunale, la torre fu per quasi due secoli oggetto di aspre contese in quanto era considerata punto d’osservazione di primaria importanza sulle campagne circostanti, nonché di basilare funzione per gli arroccamenti e la difesa.

Anche la Torre Rossa, come tutte le altre strutture militari esistenti sul territorio, nel 1404 vennero donate alla Serenissima Repubblica di Venezia, quindi dismesse dal doge per poi essere vendute a privati cittadini, finendo spesso con l’essere trasformate in edifici ad uso residenziale.

La Torre Rossa seguì questa sorte e venne ingentilita nell'Ottocento con balconi in chiaro stile veneziano mentre, nelle campagne ad essa adiacenti, si sviluppò un'agricoltura fiorente, con la costruzione di mulini e barchesse, alcuni dei quali tutt’oggi visibili, in particolare lungo l'asta del canale Ceresone.

Verso la metà del secolo scorso la torre cadde in totale stato di abbandono e il terremoto del 1976 che colpì la vicina regione friulana la rese pericolante ed inagibile. Il proprietario decise allora di dare avvio ad una profonda opera di restauro e recupero.

Oggi la Locanda alla Torre da Zemin presenta una sala inferiore che accoglie i tavoli tra le arcate a sostegno dell’edificio e una seconda saletta, ideale per piccoli gruppi, suggestiva da raggiungere salendo al primo piano della torre. La passione di Gianfranco Zemin rende ogni cosa piacevole: dalla cucina attenta ai prodotti di stagione e dagli ingredienti del territorio alla cura con cui vengono presentati i piatti.

Apprezzerete il servizio cordiale di Stefania e dello staff di sala che vi presenterà ogni piatto, soddisfando le vostre esigenze culturali-culinarie.

 

 

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